Patologia mammaria

Sintomi, Diagnosi e Prevenzione

Cos’è la mammella
e perché può ammalarsi

La Mammella: struttura e funzione

La mammella è una ghiandola esocrina, il cui ruolo più noto è la produzione di latte nel periodo post-partum. È composta da circa 20 lobi immersi nel tessuto adiposo, collegati ai dotti galattofori.

Questa complessa architettura può essere sede di alterazioni, anche di natura tumorale, le cui forme più frequenti sono:

  • Carcinoma Duttale (origina dai dotti)

  • Carcinoma Lobulare (origina dai lobuli)

Entrambe possono essere:

  • In situ (non invasive)

  • Infiltranti (invasive)

Cosa osservare?

Sintomi delle Patologie Mammarie

Molte patologie della mammella, comprese quelle oncologiche, iniziano in modo asintomatico. Tuttavia, alcuni segnali meritano sempre attenzione:

  • Nodulo al seno: anche se di piccole dimensioni o indolore

  • Cambiamenti del capezzolo: retrazione, secrezioni anomale o sanguinamento

  • Alterazioni nella forma del seno: rientranze, rigonfiamenti, asimmetrie

  • Dolore (mastodinia): frequente ma raramente correlata a Malattia tumorale

Nota:
La presenza di uno di questi sintomi non è sempre correlata ad una patologia di tipo Tumorale ma impone di ricorrere ad adeguata Consulenza Medico-Specialistica (Senologo-Radiologo Senologo).

Un Impegno Costante
per la Tua Salute.

Gli esami fondamentali

Indagini diagnostiche per la salute del seno

Una diagnosi precoce fa la differenza. Per questo è essenziale sottoporsi a controlli regolari. Gli esami principali sono:

Ecografia mammaria

consigliata soprattutto per donne giovani.
Non espone a radiazioni.

Mammografia (Tomosintesi)

indicata dai 40 anni in su, salvo diverse indicazioni cliniche. È lo strumento di screening più diffuso.

Risonanza Magnetica

con mezzo di contrasto, utile in casi selezionati.

Mammografia con mezzo di contrasto (CESM)

tecnica di nuova generazione per lo studio delle lesioni sospette.

Indagini Micro Istologiche

- Agobiopsia ecoguidata (Tru-Cut)

- VABB Eco e Mammoguidato

Benefici della diagnosi precoce

Trattamenti meno invasivi

Quando un tumore viene scoperto nelle fasi iniziali, le sue dimensioni sono ridotte e l’estensione limitata. Questo consente al chirurgo di intervenire con tecniche conservative, ad esempio con la quadrantectomia invece della mastectomia, oppure di evitare la rimozione completa dei linfonodi. Anche la radioterapia può essere circoscritta e di durata più breve.

Maggiore probabilità di guarigione

Prima si intercetta una lesione tumorale, maggiori sono le possibilità di intervenire in modo efficace, prima che il tumore si diffonda. Le statistiche mostrano che la sopravvivenza a 5 anni nelle forme diagnosticate precocemente può superare il 90%.

Ridotta necessità di chemioterapia

Individuando il tumore in una fase iniziale, spesso non è necessario ricorrere alla chemioterapia, ma si può procedere con trattamenti mirati meno impattanti come la ormai diffusa terapia anti-ormonale. Questo riduce gli effetti collaterali e migliora la qualità della vita della Paziente durante il percorso di cura.

L’importanza della sorveglianza

Prevenzione e Autopalpazione: conoscere il proprio corpo

In giovane età, quando non si accede ancora ai programmi di screening, l’autopalpazione può essere uno strumento prezioso.
Dopo i 40 anni, è fortemente consigliata l’adesione a programmi di screening o, in alternativa, la pianificazione autonoma di mammografie ed ecografie.